La Proposta di Legge del Governo ha previsto la Flat Tax per il 2019 che dovrebbe andare a favore di migliaia di partite iva che si ritroverebbero ad avere una “tassa piatta” al 15% al posto dei vari scaglioni di reddito dell’Irpef oltre ad una serie di agevolazioni che sono riconducibili al regime forfetario previsto per ora per limiti di reddito nettamente inferiori. Ci tengo a sottolineare che l’imposta al 15% non copre solo l’Irpef ma anche Iva, Irap e addizionali regionali e comunali.

L’agevolazione quindi è di portata interessante.

Si potrebbe affermare che la Flat Tax è una estensione dell’attuale regime forfetario in quanto ciò che cambia è solo l’estensione del limite di reddito a 65.000€.

Vediamo nello specifico cosa è, come funziona e quali sono i requisiti da rispettare per poter aderire a questo regime agevolato sia negli importi che negli adempimenti tenendo presente che quanto andremo a vedere non è ancora definito, per cui ci possono essere modifiche successive.

FLAT TAX: COS’E’?

La Flat tax è la nuova tassazione introdotta dal governo che entrerà in vigore dall’1 gennaio 2019 attraverso la quale il limite dei ricavi per passare nel regime agevolato passa da 30.000/50.000€ a 65.000€. A questi contribuenti si applicherà un’aliquota al 15%. Dal 2020 è prevista una nuova estensione della Flat Tax fino a 100.000€ per cui si attuerà un’aliquota al 15% fino a 65.000€ di reddito e un’aliquota al 20% per la fascia di reddito che da 65,000€ arriva a 100.000€.

COSA E’ LA FLAT TAX PER START UP, UNDER 35 E OVER 65?

Per chi apre partita iva nel 2019 e per i giovani under 35 e gli over 65 il regime diviene ancora più agevolato.

La tassazione infatti scende al 5% per i primi 4 anni, che diventano 5 in caso di giovani under 35 e over 35.

Ciò è stato pensato per agevolare i primi anni di attività e per permettere di rientrare nel mondo del lavoro in un modo più agevole.

Per poter usufruire di tale agevolazione bisognerà possedere i seguenti requisiti:

  • non aver esercitato alcuna attività nei 3 anni precedenti

  • non aprire partita iva per esercitare una attività che è la mera prosecuzione della precedente, ad eccezione del praticantato professionale

  • se si prosegue una attività svolta da un altro soggetto è necessario che questa attività rispecchi i limiti di reddito previsti dalla Flat Tax

COME FUNZIONA LA FLAT TAX?

Per accedere alla Flat Tax basta rispettare i requisiti di accesso perché in automatico questo diventa il regime naturale, per cui non si accede solo su richiesta del contribuente.

A differenza della precedente normativa che prevedeva l’accesso naturale alla Flat Tax solo alle persone fisiche che svolgevano attività professionale o d’impresa, dal 2019 l’accesso sarà esteso anche alle Società di Persona o di Capitali.

QUALI SONO I REQUISITI DI ACCESSO ALLA FLAT TAX?

Per accedere alla Flat Tax sarà necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • limite di reddito 65.000€

  • limite all’acquisto dei beni strumentali al netto della quota di ammortamento 20.000€, con la proposta di aumentare tale limite a 40.000€

  • limite di lavoro dipendente 5.000€, con la proposta di aumentare tale limite a 15.000€

QUANDO SI VIENE ESCLUSI DALLA FLAT TAX?

Si viene esclusi dalla Flat Tax se non si rispettano i requisiti sopra citati e in alcuni casi specifici anche quando non si superano 65.000€ di reddito. Sono infatti esclusi da tale regime colore che operano:

  • nell’agricoltura

  • nella vendita di sali e tabacchi

  • nell’editoria

  • negli agriturismi

  • nella vendita a domicilio

  • nelle agenzie di vendita all’asta

  • nelle agenzie di viaggi e turismo

  • i soggetti non residenti in Italia

  • coloro che operano in via esclusiva cessioni di fabbricati, terreni, mezzi di trasporto

  • i soggetti che, contemporaneamente all’attività con partita Iva, hanno quote in Società di persone o di Capitali o in Associazioni in Partecipazione

COME FUNZIONA IL CALCOLO DELLE TASSE NEL REGIME FLAT TAX/FORFETARIO?

Mentre negli altri Regimi Fiscali il calcolo viene effettuato sottraendo al fatturato lordo i costi sostenuti nell’esercizio ed è possibile detrarre anche altre spese personali (spese mediche per esempio), nel regime forfetario si applica il 15% (5% per i primi anni di attività) alla parte di reddito calcolata in base al coefficiente di redditività (coefficiente che varia in base alle attività)

A seguire, una tabella che riassume i coefficienti di redditività adottati fin ora (che potrebbero subire modifiche per il 2019)

GRUPPO DI SETTORE

COEFFICIENTE DI REDDITIVITA’

Industrie alimentari e delle bevande

40%

Commercio all’ingrosso e al dettaglio

40%

Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande

40%

Commercio ambulante di altri prodotti

54%

Costruzioni e attività immobiliari

86%

Intermediari del commercio

62%

Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

40%

Attività professionali

78%

Altre attività economiche

67%

Facciamo in seguito un esempio di come avviene il calcolo nel regime forfettario.

Ipotizziamo un professionista che ha un reddito di 35.000€ e ipotizziamo che non abbia versato contributi nell’anno precedente per semplificare il calcolo.

Un professionista ha un coefficiente di redditività al 78% per cui il calcolo si fa semplicemente come segue:

REDDITO: 35.000€

COEFFICIENTE DI REDDITIVITA’: 78%

BASE IMPONIBILE: (78% DI 35.000€) 27.300€

TASSAZIONE AL 15%: (15% DI 27.300€) 4.095€

TASSAZIONE AL 5% PER I PRIMI ANNI DI ATTIVITA’: (5% DI 27.300€) 1.365€

Questo tipo di imposta prende il nome di imposta sostitutiva ed è comprensiva di Irpef, Irap, Iva, addizionali regionali e comunali. I contributi sono ovviamente a parte.

Inoltre per gli aderenti al regime agevolato, i compensi non sono soggetti a ritenuta d’acconto per cui su ogni fattura non dovrà essere indicata la ritenuta e si dovrà indicare che l’operazione non è assoggettata a iva e a ritenuta d’acconto secondo quanto previsto dalla legge.

CONVIENE IL REGIME FORFETARIO?

Il regime forfetario è sicuramente conveniente solo quando le spese sostenute durante l’anno risultano essere inferiori a quelle indicate dai coefficienti di redditività. Al fine della determinazione della convenienza del regime forfetario si dovrà poi tenere conto del fatto che, con tale regime, non si considerano le detrazioni/deduzioni relative ai carichi familiari.

Il calcolo che si dovrà fare dovrà quindi tenere conto delle spese sostenute e dei carichi familiari. Se questi risultano comunque inferiori a quanto previsto dal coefficiente di redditività di riferimento, sarà sicuramente conveniente aderire al regime forfetario.

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